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Si infittisce il giallo dei napoletani spariti in Messico. Il Mattino rivela un ulteriore dettaglio che non era stato ancora diffuso: dopo i messaggi WhatsApp, Antonio Russo e Vincenzo Cimmino aprirono con i familiari una telefonata mentre venivano bloccati dai poliziotti di Tecalitlan. Durante quella comunicazione, i due ragazzi non parlano, ma permettono a Francesco Russo – che è dall’altra parte – di ascoltare una serie di codici pronunciati dagli agenti della Polizia Locale nel corso dei controlli alla pompa di benzina.

Prima si sentono voci in sottofondo, poi una sequenza a tratti surreale. Subito c’è un numero ripetuto due volte, «quince, quince», quindici. Poi una sequenza 34-11-77-60-06 ripetuta tre volte scandendo bene le cifre e seguita da una richiesta «ricevuto?». Subito dopo un’altra sequenza, 43 – 11- 58 – 42 – 45, anche questa scandita con precisione. Poi cala il silenzio. A quel punto Francesco Russo chiude la comunicazione preoccupato, per andare a sporgere denuncia sperando di ritrovare al più presto i suoi congiunti.

Cosa significano quei codici? Che valore hanno? Non si tratta né di numeri telefonici né di coordinate satellitari. Come rivela il Mattino, che ha interrogato un esperto di codici militari, si tratta di un “Codigo Mil” in uso in Messico, sperimentato in occasione delle Olimpiadi, e usato ancora dalla Polizia Locale per le comunicazioni interne. A ogni codice corrisponde un’attività di polizia e di controllo.

Il primo numero, «quince», quindici, nel codice sta a indicare il carburante: i due napoletani sono stati fermati a una stazione di servizio mentre facevano rifornimento. La prima sequenza, lo vedete nel grafico in alto in questa stessa pagina chiederebbe di non diffondere la notizia (34), di chiudere i collegamenti radio (11), di restare in allerta (77). Gli ultimi due numeri, 60 e 6 indicano rispettivamente “narcotici”  e “ricerca”.

La seconda sequenza indicherebbe, secondo il “codigo mil” che si tratta di agenti motociclisti (43), che bisogna chiudere i collegamenti radio (11), che c’è un’automobile (58), che si richiede la ricerca di precedenti (42) e che la pattuglia si è separata (45).  Una ipotetica “versione in prosa” delle sequenze numeriche potrebbe essere, più o meno, la seguente: “Li abbiamo trovati, sono alla stazione di servizio”. Poi “non farlo sapere a nessuno, chiudi i collegamenti radio e resta in allerta. Sono narcotrafficanti, stiamo investigando. Oppure, più probabile, sono quelli che stavano cercando i cartelli dei narcotrafficanti, li abbiamo trovati”. E infine “Noi siamo in moto e adesso chiuderemo i contatti radio, ci siamo separati in due gruppi, abbiamo con noi l’automobile. Cercate di scoprire se queste persone hanno precedenti”.

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