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C’è tanto silenzio in via Di Giacomo, in una traversa di via Napoli a Mugnano, dove stamattina si è consumato il matricidio di Nunzia Marciano.  Ad ucciderla la figlia, Tiziana Capasso, in un raptus di follia.

Un destino funesto si è abbattuto questa mattina a Mugnano sull’intera famiglia. La donna, affetta da disturbi psichici, ha scaraventato sua madre Nunzia dalle scale della loro abitazione e dopo essersi accorta di ciò che aveva fatto, ha tentato il suicidio lanciandosi dal balcone del suo appartamento al primo piano e giungendo in ospedale in condizioni esasperate. Non ce la farà, poi, a superare la giornata: i medici giudicheranno le sue ferite troppo gravi e morirà poco dopo.

Il movente sembrerebbe essere un litigio familiare scoppiato per futili motivi. Uno dei tanti, negli ultimi tempi. Urla, spintoni, dissidi interni. Tutto a un mese e mezzo dalla la perdita del padre, Francesco. Un evento che attualmente gli inquirenti non stanno sottovalutando per ricostruire i retroscena psicologici di questo omicidio-suicidio.

Stando a quanto è emerso dalle indagini, infatti, Tiziana avrebbe tentato di togliersi la vita più volte dopo la morte del genitore, a cui era molto legata. Un vuoto incolmabile, che la donna non aveva mai accettato e che aveva reso ancora più precario il suo equilibrio interiore. E forse è stato proprio questo ad aver spinto la donna a compiere il folle gesto.

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