Domenico Panella, ras del clan Polverino di Marano, è stato nuovamente scarcerato. Panella era stato messo agli arresti a seguito di un mandato di arresto europeo. Ne ha favorito la scarcerazione la tesi difensiva degli avvocati Luca Gili e Stefano Sorrentino accolta questa mattina dalla Corte di Appello di Perugia. L’uomo è ritenuto dai magistrati della Dda partenopea come un referente del clan in terra spagnola e braccio destro di Peppe ‘o Barone.

Panella si occupava del traffico internazionale e dell’acquisto di ingenti partite di hashish, compito che divideva con altri personaggi di rilevanza dell’organizzazione. Per penetrare nell’organizzazione guidata da Peppe ‘o Barone fondamentali sono stati 4 anni di di indagini nei quali erano coinvolti tutti i reparti dell’Arma operante nella provincia di Napoli oltre che della Guardia Civil spagnola.

Il gruppo aveva esteso il suo potere sui comuni di Marano, Quarto e Camaldoli arrivando ad estendere la sua influenza anche in zone internazionali, particolarmente in Spagna, istituendo le cosiddette “paranze”: sottogruppi impegnati all’acquisto delle sostanze stupefacenti per conto del clan. Domenico Verde, partecipante ad uno di questi gruppi, oggi collaboratore di giustizia, è stato il  fornitore dei primi elementi sulle attività del clan in terra iberica.

Le indicazioni dello stesso Verde unite a quelle di altri ex collaboratori quali Roberto Perrone, ex capozona di Quarto e Gaetano D’Ausilio hanno permesso di fare luce sull’intera organizzazione. Struttura piramidale in cui al vertice vi era Giuseppe Polverino, alias o’ Barone. Sono stati inoltre identificati anche i “corrieri” e gli “staffettisti” incaricati al trasporto di droga dalla Spagna all’Italia e da qui di distribuirla agli acquirenti di minore importanza.

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