spari a macerata, l'arresto

Terrore a Macerata questa mattina, nella città già scossa per l’orribile delitto di Pamela. Una serie di spari da un’auto in corsa hanno seminato il panico provocando il ferimento di alcune persone, tra cui due stranieri. Due persone sarebbero in gravi condizioni ed uno è stato sottoposto ad intervento chirurgico. Forse gli spari sono stati una vendetta per l’omicidio della ragazza romana uccisa, fatta a pezzi e chiusa in due valige, per cui è stato arrestato il nigeriano Innocent Oseghale.

Allerta massima e strade blindate stamani. “Restate a casa, non uscite” è stato l’appello lanciato dal sindaco di Macerata Romano Carancini. Un giovane è stato poi fermato dai carabinieri e portato in caserma: si chiama Luca Traini, 28 anni, ha la testa rasata, è incensurato e originario delle Marche. Quando è stato bloccato ha fatto il saluto fascista ed urlato “Viva l’Italia”. Era avvolto nel tricolore ed è stato fermato dinanzi al monumento dei caduti.

Luca Traini era stato candidato alle elezioni amministrative del 2017 a Corridonia, nelle Marche, con la Lega Nord. In un manifesto elettorale, Traini appare insieme al candidato sindaco della Lega Nord per Corridonia, Luigi Baldassarri che presenta la sua nuova squadra. Si tratta della tornata elettorale del 11 giugno scorso. Nel programma, anche il “controllo degli extracomunitari”. I colpi di pistola sono partiti da un’Alfa Romeo 147 nera – a bordo della quale era Traini – che si spostava per le vie della città, sparando e terrorizzando i cittadini. A bordo dell’auto è stata trovata la pistola ed una tuta mimetica.

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