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Ciro Ascione, il sedicenne scomparso da Arzano e ritrovato cadavere tre giorni dopo lungo i binari, non distante dalla stazione di Casoria, è morto cadendo dal treno, in seguito al violento impatto con il pietrisco dei binari. Questa la verità che emerge dall’autopsia. Aveva cercato di reggersi al predellino del vagone sul quale era saltato dopo la chiusura delle porte del treno in partenza dal binario 5 della stazione di Piazza Garibaldi.

L’autopsia è stata effettuata ieri pomeriggio nell’Istituto di Medicina legale del secondo Policlinico, su disposizione della Procura di Napoli Nord. L’esame ha confermato quanto si era ipotizzato sin dall’inizio dopo le prime indagini, e cioè che il giovane si era aggrappato alla porta di uno dei vagoni, appoggiando i piedi sullo stretto predellino. Le lesione alla nuca e alla fronte sono compatibili con un impatto ad alta velocità.

L’esito degli esami è stato talmente chiaro che il magistrato ha autorizzato la consegna della salma ai genitori per i funerali, che si terranno domani ad Arzano. L’ipotesi che si sia trattato di un omicidio, come aveva ipotizzato il padre di Ciro, Salvatore, è quindi smentita dagli esami e anche dal video, dove si vede uno sbuffo di polvere alzarsi e poi essere spazzato via dal treno in corsa. Con ogni probabilità si tratta del ragazzo che, cadendo, alza appunto la polvere, spazzata immediatamente via dal passaggio ad alta velocità del treno.

 

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