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E’ giallo sulla morte di Ciro Ascione, il 16enne di Arzano scomparso da sabato scorso e ritrovato senza vita ieri pomeriggio nei pressi della linea ferroviaria a Casoria. Sul posto è intervenuta la polizia e la Procura di Napoli Nord ha subito avviato le indagini. Incidente o omicidio a seguito di aggressione. Queste al momento le ipotesi in campo. Si tende ad escludere la pista del suicidio.

“Non è stato un suicidio: Ciro è stato lanciato dal finestrino del treno”. L’ha detto Salvatore Ascione, papà di Ciro. “Dicono – spiega parlando con Chi l’ha visto – che mio figlio si è lanciato dal finestrino. Mio figlio non era un ragazzo che aveva dei problemi. Ciro non aveva nessun motivo per suicidarsi. Aveva preso il treno per tornare a casa. Lungo la tratta è stato lanciato dal finestrino…”. “Non aveva alcun problema, e non gli mancava nulla. – aggiunge lo zio Marco Capuano, fratello della madre – Aveva anche una fidanzatina, ed era molto felice per questo, spesso ci parlava al telefono sul divano, era sempre allegro”.

Un mistero che ha sconvolto in primis la comunità arzanese ma anche le tantissime persone che si erano mobilitate per ritrovarlo dopo gli appelli della famiglia. Oggi si terrà una fiaccolata nella sua città. Sabato pomeriggio, Ciro era uscito di casa proprio per incontrare la ragazza; i due avevano preso appuntamento in pieno centro a Napoli, in via Toledo, e si erano poi separati verso le 20.45. Da lì Ciro ha raggiunto piazza Garibaldi, dove ha sentito telefonicamente i genitori che lo stavano aspettando alla stazione di Casoria; una telecamera lo ha ripreso proprio mentre entrava in stazione e passava davanti alla libreria Feltrinelli. Il giovane ha poi preso il treno delle 21.22 Napoli-Caserta, che fermava appunto a Casoria. Ad attenderlo c’era il padre ma il ragazzo non è mai arrivato. Le indagini sono affidate alla Squadra Mobile di Napoli.

“Dalla magistratura e dalla polizia – prosegue lo zio, come riporta Il Mattino – ci aspettiamo che indaghino senza lasciare nulla al caso. Mi chiedo però anche come mai nessuno, tra quelli sul vagone, abbia visto dei ragazzini che magari litigavano, o un gruppo di ragazzi che cercavano di rapinare Ciro. Ho sentito anche che qualcuno ipotizza un incidente, un malfunzionamento delle porte, ma è un’ipotesi cui credo poco. Determinanti saranno le dichiarazioni di testimoni, perché sono sicuro che qualcuno ha visto quello che è accaduto. Per cui il mio appello – conclude Capuano – è che chi ha visto collabori con le autorità, anche in forma anonima, per aiutarci a comprendere il perché della morte così orribile di un ragazzo che non ha mai fatto del male a nessuno

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