Parete. Dopo un mese in coma farmacologico, Luigi – il 14enne colpito alla testa un proiettile vagante – ha riaperto gli occhi per la prima volta nel reparto di rianimazione, dove attualmente è ricoverato nell’ospedale di Caserta.

Secondo i medici, si tratta di un segnale da valutare con attenzione, assieme ad alcune piccole risposte date dal 14enne ad alcuni stimoli esterni. I sanitari però ci tengono a precisare che è “difficile dire quando il paziente sarà in grado di uscire dal coma”. Da un mese esatto dal quel terribile giorno, mancherebbe una svolta nelle indagini: non ci sono nè indagati nè indiziati. Al momento l’unico elemento certo sarebbe il luogo in cui è stato esploso il colpo, una campagna a ridosso di Parente. L’area, infatti, non sarebbe molto distante dalla piazza in cui si trovava la vittima assieme ai suoi amici, prima di essere colpito.Nei prossimi giorni il personale medico provvederà a ridurre la sedazione farmacologica per verificare se il giovane sarà in grado di risvegliarsi per valutare l’entità dei danni cerebrali. Intanto i familiari e un’intera comunità sperano che Luigi possa rimettersi al più presto.

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