Voto di scambio, terremoto giudiziario nel centrodestra campano. L’inchiesta riguarda le elezioni regionali del 2015. È questa l’accusa per il consigliere regionale di Forza Italia Armando Cesaro, per suo padre, il parlamentare Luigi e per i fratelli di quest’ultimo, Aniello e Raffaele Cesaro, entrambi detenuti da alcuni mesi con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta sull’area Pip di Marano. Quest’ultimo risvolto rappresenterebbe uno sviluppo di quelle indagini.

I carabinieri del Ros di Napoli hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari 29 persone. Tra questi i Cesaro e la consigliera regionale Flora Beneduce. Al centro delle indagini della Procura di Napoli nord ci sarebbero promesse di posti di lavoro. A darne notizia è Il Mattino. 

“Ormai non sorprendono più gli interventi giudiziari alla vigilia di consultazioni elettorali – si legge in una nota del Coordinamento Regionale Forza Italia Campania -. Puntuale, come in passato, giunge, con l’immancabile clamore mediatico, un avviso di garanzia per esponenti di primo piano del nostro Movimento: all’onorevole Luigi Cesaro ed ai consiglieri regionali Flora Beneduce ed Armando Cesaro viene contestata una ipotesi di voto di scambio in relazione a fatti che, secondo la tesi accusatoria, sarebbero avvenuti tra il maggio ed il giugno del 2015 in occasione cioè delle ultime elezioni regionali. Non a caso l’attività investigativa protrattasi per circa tre anni, giunge puntualmente a conclusione in coincidenza della presentazione delle liste e della imminente campagna elettorale! Gli stessi fatti addebitati per natura, tenuità e, soprattutto, per come vengono descritti, non sono assolutamente idonei a dimostrare l’accusa formulata. Né ci meravigliamo più nemmeno di fronte al doppiopesismo giudiziario che, nel caso di esponenti della sinistra, sorvola su alcune vicende che hanno avuto vastissima eco anche nazionale (incitazione pubblica al voto di scambio) e conclude con celerità encomiabile (qualche settimana!) procedimenti inerenti ipotesi accusatorie analoghe. Forza Italia non si lascerà in alcun modo intimidire da simili iniziative e lotterà per evitare che il libero consenso dei cittadini possa essere condizionato o inquinato da interferenze giustizialiste, a difesa del principio costituzionale della sovranità popolare”.

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