Smantellata dalla Guardia di Finanza di Napoli organizzazione dedita al traffico di droga: sette gli arresti messi a segno oggi, 19 gennaio, dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria delle Fiamme Gialle. A capo della banda vi era Natale Scarpa, detto Natalino il chiattone.

Si tratta di provvedimenti adottati dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli, all’esito di investigazioni disposte e coordinate dal Procuratore Aggiunto Borrelli e dal Sostituto Procuratore Fulco della DDA.

L’attività di indagine del GICO della Guardia di Finanza ha consentito di raccogliere gravi indizi di reità a carico di un sodalizio criminale che, facendo ricorso al sistema delle “puntate”, si approvvigionava di droga dall’Olanda e riforniva le piazze di spaccio di Secondigliano, dell’area torrese nonché quelle dislocate in territorio pugliese.

Tra i fatti ricostruiti nell’ordinanza cautelare, figurano, tra l’altro, alcune importazione del narcotico non andate a buon fine, in quanto cadute in sequestro nel corso del 2016. Si tratta, in particolare, del sequestro di 40 chili di cocaina, effettuato ad Amsterdam il 26 maggio 2016 e quello di oltre 41 kg di hashish, posto in essere a Monopoli il 12 ottobre 2016, entrambi con contestuale arresto in flagranza dei rispettivi corrieri.

Il quadro indiziario, allo stato delineato, ascriverebbe un ruolo apicale a Natale Scarpa, riconducibile alla fazione camorrista del clan Gallo-Cavaliere, radicato a Torre Annunziata, che curava la regia di consistenti importazioni di droga – prevalentemente cocaina e hashish – per la cui realizzazione conduceva e concludeva, in prima persona, trattative con broker olandesi.

A supportarlo, intervenivano, con specifici ruoli, alcuni suoi stretti congiunti – il cognato Chirico Giovanni e il nipote Chirico Raffaele – e altri fidati collaboratori, Cola Alessio, Nasti Domenico, Nocera Fernando e Patane’ Giovanni Raffaele. In particolare, a Chirico Raffaele risulterebbero demandati i contatti con i fornitori in Olanda e il ruolo di corriere nelle importazioni, mentre Nocera e Patane’ sarebbero i referenti accreditati rispettivamente presso le piazze di spaccio leccesi e della zona vesuviana.

A Chirico Giovanni era affidato il compito di tagliare lo stupefacente e di “bonificare” gli ambienti e le automobili dalla possibile presenza di dispositivi di intercettazione ricorrendo a dispositivi “protetti” e telefoni criptati di ultima generazione. Il braccio destro e factotum di Scarpa sarebbe, di fatto, Cola Alessio, depositario degli automezzi a disposizione della consorteria, per mezzo della formale titolarità di una società di noleggio auto, la Pluriservice srl, con sede a San Giuseppe Vesuviano, costituita ad hoc per fornire supporto logistico alla compagine delinquenziale.

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