Giugliano. “Non abbiamo aggredito nessuno, eravamo andati lì pacificamente ed hanno provato a zittirci”. Non ci stanno gli esponenti di Forza Nuova a far passare quanto accaduto ieri al bar Eden di Varcaturo come una “aggressione fascista”.

Salvatore Pacella, coordinatore napoletano del movimento di destra, fornisce un’altra versione sui momenti di tensione vissuti ieri durante l’incontro sulla questione rom. “Eravamo andati lì pacificamente per protestare innanzitutto contro la deputata Rostan, esponendo lo striscione che poi è stato affisso in via Colonne invitandola a fare meno sceneggiate pro-zingari e più fatti. Lei era però già andata via, quindi abbiamo deciso di intervenire nel dibattito e la signora Fabbricatore, che già conoscevo, ci ha concesso il microfono. Abbiamo portato la nostra tesi, esprimendo il nostro sdegno e disgusto all’assemblea pro-rom. Stavo chiedendo alla rappresentante della comunità rom, che diceva di sentirsi italiana, se conoscesse l’inno nazionale. Dal pubblico hanno iniziato ad attaccarci, chiamandoci ‘monnezza’ e con altri termini poco carini come si vede da questo filmato. Ad un certo punto – prosegue Pacella – il consigliere Giuseppe Di Girolamo si è alzato e mi ha tolto il microfono. Vicino c’era anche l’assessore Carla Rimoli che ha iniziato a tirare in ballo Antonio Arzillo (esponente della destra giuglianese, ndr). Sono stato spinto e sono partiti altri spintoni. Nel caos Antonella Fabbricatore è caduta. Ci sono rimasto male, la nostra intenzione non era quella. E’ facile parlare della bestia fascista ma non c’è stato nessun raid. Abbiamo già fatto partire alcune querele per gli attacchi ingiusti che abbiamo subito sui social”.

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