Un malore improvviso nelle scale di casa e la successiva, inutile corsa in ospedale. Non c’è stato nulla da fare per Fabio Borghese, giovane atleta 34enne di Amalfi, nel salernitano. Il decesso del giovane, avvenuto presso l’ospedale Costa d’Amalfi, ha sconvolto l’intera comunità costiera.

Troppo giovane per morire così, tanto che i Carabinieri hanno deciso di aprire un’inchiesta. Anche se, da quando si apprende, il giovane è stato colto da infarto massivo. Una diagnosi sconfortante e devastante, soprattutto per amici e parenti, anche perché Fabio era un atleta. Praticava infatti canottaggio e calcio a cinque.

Rabbia e disperazione espressa anche via social da amici e conoscenti. “Non si può morire a 30 anni”, i commenti di chi lo conosceva. Gli inquirenti hanno comunque deciso di sequestrare la salma per gli esami autoptici. L’intera comunità di Amalfi e gli amici e i compagni del circolo e della squadra di calcio si sono stretti intorno ai familiari che, nel frattempo, avevano fissato anche i funerali. Esequie rimandate proprio per consentire ai medici di effettuare l’autopsia.

 

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