Lo dicono i medici: l’influenza 2017 raggiungerà il suo picco di massima diffusione in questi giorni. Al momento di più di un milione di italiani a letto e altri 300mila dovrebbero finirci a cavallo dell’ultimo dell’anno.

sintomi possono essere lievi, importanti o molto severi e generalmente compaiono da uno a quattro giorni dal contagio. L’Influenza 2017 tende a manifestarsi con sintomi particolarmente caratterizzati come febbre alta, tosse secca, astenia, mal di testa, brividi di freddo immotivati, dolori addominali, mal di gola, naso congestionato, difficoltà a prendere sonno e dolori articolari.

Nei soggetti più deboli come anziani, cardiopatici o bambini in tenerissima età, l’influenza può avere anche decorso fatale. Basta pensare che lo scorso anni, 68 persone sono morte in Italia per le conseguenze dell’influenza in concomitanza con la presenza di altre patologie gravi. La trasmissione del virus dell’influenza tra le persone avviene attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce.

Precauzioni e rimedi per evitare il contagio sono diversi. Tra le tante: lavare regolarmente e frequentemente le mani con acqua e sapone; evitare di portare le mani non pulite a contatto con occhi, naso e bocca, coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce e starnutisce e gettare il fazzoletto usato nella spazzatura, aerare regolarmente le stanze dove si soggiorna. Una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie è essenziale nel limitare la diffusione dell’influenza.

Se invece siete stati già colpiti dall’influenza, dovete seguire i soliti metodi, oltre ad un apporto farmacologico. Stare a letto, se avvertite stanchezza, non uscire, se non in casi strettamente necessari. Infine bere molti liquidi soprattutto se avete la febbre alta e sudate molto; farvi coccolare un po’, senza esasperare i familiari con continue lamentele e richieste; aerare periodicamente la stanza che vi ospita, facendo attenzione a non prendere freddo. Evitare altresì di gironzolare continuamente per casa aumentando il rischio di contagiare il partner, gli eventuali figli o, peggio, i nonni, che potrebbero andare incontro a fastidi più seri in caso di influenza.

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