Alzi la mano chi non ha pensato che le bollicine d’aria emesse da Ciro mentre sprofondava a largo di Via Caracciolo non fossero il segno del fatto che era ancora vivo. A destare poi maggiore attenzione alla scena anche il fatto che proprio Ciro aveva già inventato lo stesso stratagemma con i giubbotti antiproiettile per salvare due della banda di “sangueblu”.

A spezzare però la speranza dei tanti appassionati della fiction una intervista rilasciata ieri a Repubblica da uno degli autori che con Saviano ha scritto la trama delle varie puntate, stando alle sue parole Ciro è morto così come è morta Scianel.

Non ci sono in Gomorra di questi colpi di scena e quando un personaggio è vivo lo lasciano intendere subito come nel caso della mano di Genny sparato dallo stesso Ciro al termine della prima serie: “Non è nostro stile fare queste cose che sono proprie delle serie lunghe, in Gomorra i personaggi muoiono anche quelli più amati perché vogliamo così rappresentare la camorra dove tutti cadono uno dopo l’altro e non c’è nessuno che può essere immortale”.

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