Era stata seguita per un lungo tratto. “Divertire su, fare sesso con me“, le ripeteva in un italiano zoppicante. L’incubo per una 19enne di Giugliano – fisico esile, volto delicato – è cominciato verso le 19 di sera.

La ragazza era impegnata a fare shopping su viaDomitiana. Dopo essere stata pedinata dal 30enne del Burkina Faso, si è “rifugiata” in un un emporio cinese per acquistare delle calze. Pensava di essersi liberata del suo molestatore, poi quando è uscita nel parcheggio dell’esercizio commerciale, è stata avvicinata dall’uomo, che si è fatto più insistente: l’ha palpeggiata nelle parti intime e sul seno e poi l’ha invitata a fare sesso. La 19enne ha cominciato a gridare, il violentatore a quel punto ha sferrato due pugni, uno al petto e uno allo stomaco, per farla tacere.

Momenti concitati e tanta paura: la 19enne, colpita al basso ventre, non riusciva più a parlare e non aveva più voce. Un ultimo flebile grido d’allarme l’ha salvata dalle grinfie del clandestino. E’ infatti sopraggiunto il gestore del negozio, di nazionalità cinese, che ha messo in fuga il 30enne. La vittima ha immediatamente telefonato ai suoi amici, che sono arrivati e hanno soccorso la ragazza per poi contattare i carabinieri della stazione di Varcaturo che hanno individuato il clandestino e lo hanno arrestato.

“Vorrei ringraziare i carabinieri di Lago Patria – ha scritto la mamma – per il loro pronto intervento sul posto, ringraziarli per l’umanità e la delicatezza dimostrata verso mia figlia. Ringrazio anche gli amici di mia figlia: tutti bravi ragazzi”.

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