“Napoli ormai è tornata a essere una meta del turismo nazionale e internazionale ed è necessario pensare a misure che possano garantire la piena sicurezza dei turisti e degli stessi napoletani”.

A chiederlo i Verdi, con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e i consiglieri comunali Stefano Buono e Marco Gaudini, per i quali “le immagini che arrivano da San Gregorio Armeno sono impressionanti e mostrano un fiume incontrollato di persone che non riescono neanche a muoversi”. “Cosa potrebbe succedere se per un qualsiasi motivo si creasse una situazione di panico?” si chiedono i Verdi per i quali “la soluzione potrebbe essere quella di un accesso a numero chiuso nei giorni e nelle ore più affollati, anche per far sì che chi va a San Gregorio Armeno per respirare l’aria natalizia possa farlo davvero, in tutta sicurezza, senza dimenticare i vantaggi per gli stessi artigiani che lamentano l’impossibilità di vendere realmente i loro prodotti vista la calca che si crea”.

L’accesso a numero chiuso viene chiesto anche da gran parte dei residenti che sono prigionieri della folla gioiosa e lo sostengono soprattutto i negozianti che per colpa del caos non riescono a vendere quanto dovrebbero. “La gente è talmente paralizzata dalla ressa che non ha tempo per fermarsi a guardare l’esposizione, non riesce a divincolarsi per entrare nelle botteghe”, dice l’architetto Gabriele Casillo, referente dell’associazione Corpo di Napoli alla quale fanno capo i pastorai di San Gregorio Armeno.

(video: Fabio Vitiello, Facebook)

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