Sono stati arrestati con l’accusa di aver costretto un coetaneo a seguirli in bagno, a masturbarsi e a farsi filmare. In manette sono finiti due bulli di 17 e 14 anni. La vittima è stata anche derubata e per poter avere indietro i vestiti è stata ricattata.

La vicenda risale al 21 novembre scorso. Prima calci e pugni per costringerlo a seguire gli altri due nei bagni, poi la masturbazione forzata filmata con il telefonino, il furto delle scarpe e del giubbotto, la richiesta di denaro per averli indietro. E poi, ancora, le minacce di picchiarlo a sangue, dopo che si era diffusa la notizia della denuncia.Poi la riprendono e lanciano il filmino hard in rete.

Il ragazzo è stato poi costretto a consegnare ai suoi aguzzini il giubbotto e le scarpe, per riavere i quali avrebbe dovuto pagare 10 euro a pezzo. Le accuse contestate dal gip del Tribunale per i Minorenni di Lecce sono di sequestro di persona, violenza sessuale, rapina, pornografia minorile ed estorsione in concorso. Il ragazzino, scioccato per quanto aveva visto, ha mostrato le immagini ai genitori, che hanno deciso di avvisare la signora. Per la donna vedere il video del figlio costretto a compiere quei gesti in totale impotenza è stato terribile – come hanno spiegato i carabinieri – e difficile anche accettare che l’adolescente dopo la violenza subìta non fosse riuscito a parlarne con nessuno.

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