Peculato ed abuso d’ufficio queste le accuse che domani potrebbero fermare la corsa di Vincenzo De Luca. Una corsa che tra l’altro non si sa se possa ancora partire o meno. Ieri Gennaro Migliore ha inviato una lettera alla segretaria Assunta Tartaglione nella qual esprimeva la volontà di candidarsi sia alle primarie sia come possibile candidato unico così come gli ha chiesto  parte del partito. Ma la vicenda è complicata.

 

Migliore non è iscritto al Pd Napoli ma a Roma e non può chiedere la convocazione della direzione. Ed ancora tra due settimane si dovrebbe votare. Ed è su questi punto che sia De Luca che Cozzolino spingono. Se si vuole candidare, fanno sapere, lo faccia, ma per il primo febbraio e non oltre. Le intenzioni del gruppo dirigente però pare siano nettamente diverse. Si vuole far slittare la competizione ancora una volta. Intanto da Roma dopo Cantone continua il corteggiamento con il ministro Orlando, già commissario del partito a Napoli che però declina l’invito. La partita vera però si giocherà tra oggi e domani quando giudici decideranno sul destino del sindaco di Salerno. Il suo staff fa sapere che De Luca è fiducioso e tranquillo. Ma se dovesse essere condannato dovrebbe farsi da parte ed allora il Pd dovrebbe rimescolare di nuovo tutte le carte.

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