Il Tribunale del Riesame di Napoli ha concesso gli arresti domiciliari a Carmine Della Gatta, il 43enne gestore del centro di accoglienza di Gricignano, a pochi chilometri da Aversa, che il 10 novembre scorso sparò contro Alagiee Bobb, 19enne originario del Gambia, che protestava per le condizioni pietose in cui era costretto a vivere.

Con la decisione emessa nella serata di ieri, i giudici hanno accolto la tesi del legale di Della Gatta, che aveva chiesto i domiciliari per l’insussistenza della misura cautelare. Resta comunque in piedi il grave impianto accusatorio.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Marcianise la sera del 10 novembre scorso, Della Gatta, socio di una delle coop che gestiva il centro, ebbe un violento litigio con Bobb, che poco prima aveva dato fuoco alla sua stanza per protesta; Della Gatta, è emerso, intervenne armato di pistola e fece fuoco colpendo il gambiano alla bocca. La difesa ha sempre sostenuto la tesi della legittima difesa, sostenendo che Della Gatta fu prima colpito con una pietra. La Procura non ha però mai creduto a questa versione dei fatti.

 

 

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