Non è conforme la documentazione presentata dalle due aziende che intendono costruire l’inceneritore di Giugliano. L’analisi è stata fatta nell’ultimo incontro tenutosi in regione. Nel corso della seduta la commissione, composta dal commissario carotenuto e tecnici della regione, ha verificato che per entrambe le società mancano alcuni documenti e ha dato a entrambi dieci giorni di tempo per provvedere. Della necessità di questi atti le società ne erano però a conoscenza già al momento della presentazione delle offerte.

Presente all’incontro il deputato cinque stelle Salvatore Micillo che sta seguendo la vicenda passo passo. Alla prossima seduta si saprà se le società hanno rispettato i diktat della commissione. E se dunque il procedimento va avanti e con quale azienda o se invece cadrà nel vuoto.

Oltre i problemi delle partecipanti, c’è un altro ostacolo che il nuovo inceneritore previsto a ponte riccio dovrà superare. Il ricorso presentato dai comuni dell’hinterland. La prima udienza è stata rinviata al prossimo 28 gennaio. Motivo del rinvio è dato dal ritardo con cui il comune di Giugliano ha presentato ricorso. Questo avrebbe portato a due discussioni di uno stesso argomento. Una per il comune di giugliano e una per gli altri comuni che hanno presentato unico ricorso. Per evitare ciò l’avvocatura dello stato ha pensato di riunire tutto in un’unica data.

La decisione che ne verrà fuori sarà decisiva. Se il tar accoglie le istanze presentate dalle amministrazioni la sentenza potrebbe arrivare in un paio di mesi. Diversamente se il tar riterrà di dover approfondire la questione per luglio arriverà il verdetto, quando dovrebbe già conoscersi chi tra la A2a e l’ati russo canadese costruirà l’impianto che dovrà incenerire tutte le balle della Campania.

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