Condanna definitiva per Raffaele Amato Jr, nipote dell’omonimo fondatore del clan degli scissionisti, e ritenuto a sua volta capo di un gruppo di giovanissimi spietati e violenti, dediti a spaccio di droga e pestaggi. 20 anni la condanna che arriva dalla Corte di Cassazione.

I giudici hanno confermato la condanna che il rampollo degli scissionisti aveva già avuto in primo e secondo grado. Condanna confermata anche per Carmine Cerrato, Carmine Esposito, Mario Ferraiuolo, Giovanni Illiano, Salvatore Romano, tutti ritenuti parte dell’organizzazione criminale operante nell’hinterland a Nord di Napoli, tra Secondigliano, Scampia e Melito. Per alcuni affiliati invece la Suprema Corte ha deciso di annullare parzialmente la pena, stabilendo un nuovo dibattimento per stabilirne l’entità.

Tra questi Raffaele Teatro e Giuseppe Imparato, generi dei boss Raffaele Amato e Cesare Pagano, Cosimo Marino, Giosué Belgiorno, Emanuele Daiano, Carmine Caso,Alessandro De Cicco, Attanasio Liguori, Giuseppe Imparato.

La difesa ha puntato a non far prendere in considerazione le varie aggravanti, ed è probabile che manterrà questa linea anche in appello. Associazione camorristica e associazione finalizzata al traffico di droga sono a vario titolo le accuse.

 

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