Arrestati i killer di Gaetano Marino, il boss degli Scissionisti che gestiva lo spaccio nelle “Case Celesti” di Scampia e che fu ucciso a Terracina nell’estate del 2012. Dalle prime luci dell’alba, agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Roma e Latina hanno ammanettato i quattro responsabili dell’omicidio di camorra consumatosi sul lungomare della città del sudpontino.

I nomi. Destinatari dell’ordinanza, in quanto responsabili,  a vario titolo e in concorso tra loro e con altri, di aver cagionato la morte di Gaetano Marino, eseguita con colpi di arma da fuoco, con le aggravanti di aver agito con premeditazione e con metodo mafioso, esplicitato dalle modalità inerenti sia l’organizzazione che l’esecuzione del delitto sono: Arcangelo Abbinante, classe ’90, in qualità di esecutore materiale; Giuseppe Montanera, classe ’76 perché componente commando; Carmine Rovai, classe ’67, e Salvatore Ciotola, classe ’62 come appoggi logistici.

I fatti. Erano stati gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Terracina ad intervenire nei pressi dello stabilimento balneare “Il Sirenella”, in viale Circe, alle 17.00 del 23 agosto 2012, trovando sul manto stradale il corpo, attinto da ben 11 colpi d’arma da fuoco e ormai esanime, del pluripregiudicato napoletano Gaetano Marino, fratello di Gennaro (detto “O Mckey”), detenuto in regime di 41 bis per associazione di stampo mafioso e omicidio, in quanto affiliato di spicco dell’omonimo clan camorristico, all’epoca coinvolto in un violento scontro all’interno dell’ala dei cosiddetti “Scissionisti” di Secondigliano per la gestione di una zona del quartiere Scampia denominato “Case Celesti”, feudo dei Marino in quel momento guidati proprio dalla vittima.

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