Ad accompagnare la piccola bara bianca al fianco dei familiari gli amici del nuoto. Tutti gli altri, parenti, compagni di scuola, straziati dal dolore si sono riuniti in un unico grande abbraccio.

Nel corso dei funerali della 15enne lanciatasi nel vuoto il parroco, don Gerardo, si è rivolto ai tanti ragazzi presenti nella parrocchia di san Massimiliano Kolbe, lì per l’ultimo saluto alla giovane vittima.

“Siete i maestri della comunicazione e i mezzi che avete a disposizione servono a ridurre le distanze, ma ho paura che spesso le allargano – ha detto dall’altare – Avete molti amici ma tutti virtuali, amici senza cuore. Quante volte non abbiamo trovato il tempo per ascoltare, per parlare”.

Ed è proprio sull’assenza di dialogo, sull’estraniazione dei giovani causata da social network, smartphone che alcuni genitori presenti in chiesa discutevano. E su questo don Gerardo ha detto: “Questo è uno dei momenti in cui ci si chiede perché, e risposte non ce ne sono o forse ce ne sono troppe e una di queste è il distacco che vive la generazione degli adolescenti”.

Un dolore troppo forte per ragazzi di appena 14 anni e che nonostante molti di loro conoscessero da poco la ragazza visto che frequentava il quarto ginnasio al liceo Cartesio hanno affollato la parrocchia e dato il loro conforto alla famiglia. I compagni di scuola hanno partecipato indossando una maglia dell’istituto.

E infine il parroco ha così salutato la 15enne: “Ha avuto un momento di debolezza che nessuno ha compreso. Dobbiamo sentirci tutti in colpa. E cambiare il nostro modo di vivere dedicando più tempo alle persone che ci sono accanto. Piccola, il nostro oggi è solo un arrivederci”.

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