Poche le adesioni agli screening gratuiti messi in campo per prevenire i tumori. Solo nell’area vesuviana, con un piano scattato nel 2010, i pazienti si recano nei centri per effettuare controlli approfonditi. Nell’Al Na2 i controlli sarebbero scattati da pochi giorni ma per adesso nessuno ne ha notizia. Secondo un protocollo stilato dalla Regione Campania dovrebbero essere i medici di base a fornire:

.collaborazione all’aggiornamento periodico delle liste di popolazione
. correzione delle liste secondo i criteri di eleggibilità delle donne
. educazione ed informazione rivolta alle proprie assistite
. consegna personalizzata delle lettere invito
. registrazione delle motivazioni di eventuale rifiuto all’adesione
. partecipazione nella presa in carico dei casi positivi al test di 1° livello
. partecipazione nella presa in carico delle donne con diagnosi di cancro
. segnalazione dei cancri intervallo.

A Giugliano, ci sono 11.186 donne tra i 50 e i 69 anni e 33.774 tra i 25 e i 64, tra Marano e Quarto ci sono 11.159 donne tra i 50 e i 69 e 28.867 tra i 25 e i 64, Melito, Mugnano 7.361 tra i 50 e i 69 e 20.661 tra i 25 e i 64, tra Calvizzano, Qualiano, Villaricca, ci sono 7.232 donne tra i 50 e i 69 e 19.826 tra i 25 e i 64.

I dati casertani sono ben chiari ad esempio. Per le analisi al colon retto non sono stati pochi casi sospetti. Pare che nell’area nord invece quasi nessuno abbia ricevuto gli inviti a presentarsi dai medici di base, né siano stati affissi manifesti che avvisano la cittadinanza degli screening in atto. Eppure c’è enorme sofferenza e soprattutto grande bisogno di capire davvero la reale situazione rispetto ai tumori che stanno insorgendo sempre dei più e in modo preoccupante.

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