Un halloween di sangue. Sayfullo Saipov, sarebbe questo il nome del terrorista che ieri alle 15 (le 21 in Italia) era alla guida di un pick up, piombando su una pista ciclabile di Manhattan e provocando otto morti e una dozzina di feriti: ha agito per l’Isis.

Stando ad alcune indiscrezioni, sono stati rinvenuti – come riporta Il Mattino – alcuni appunti scritti a mano vicino al furgoncino bianco che mostrerebbero chiaramente la sua fedeltà allo stato islamico, di cui aveva anche una bandiera.

Saipov non è americano, è dell’Uzbekistan, paese non incluso nel bando agli arrivi dalle nazioni a maggioranza musulmana di Trump. È arrivato negli Stati Uniti nel 2010 ed è munito, riporta Fox, di carta verde che gli consente di lavorare nel paese.

In corso le indagini di cui è incaricata l’FBI. Il killer di New York si è detto «orgoglioso» dell’attacco, lo riferiscono alcune fonti investigative alla Abc. Attualmente gli investigatori stanno interrogando Sayfullo Saipov in ospedale, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico.

Alla guida del suo furgoncino, Saipov si è prima scontrato con un pulmino di una scuola nelle vicinanze, poi è sceso agitando due armi. Un attacco pianificato, studiato nei minimi dettagli: l’uomo sapeva perfettamente dove e quando poter attaccare.

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