Un vero e proprio incubo quello che ha dovuto subire una donna in provincia di Bologna. I fatti risalgono al 2009, ma emergono con chiarezza soltanto adesso. A finire in manette è stato Mauro Pizzo, 52 anni, residente a Sant’Antimo.

L’uomo all’epoca risiedeva nell’hinterland bolognese insieme alla sua ex compagna. A seguito di un litigio con la donna, scatta il raptus: Pizzo sequestra la compagna in auto, la porta in in un luogo appartato, lontano da occhi indiscreti, e la violenta, costringendola a subire lo stupro sotto la minaccia di un coltello. Momenti interminabili. La donna ha avuto poi il coraggio di denunciare e di raccontare tutto alle forze dell’ordine. Da lì le indagini della Procura di Bologna che ha permesso di ricostruire le fasi della drammatica vicenda.

Dopo 8 anni la vicenda ha avuto il suo epilogo. Mauro Pizzo, classe ’65, pregiudicato, è stato ammanettato ieri in esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dal tribunale bolognese: l’uomo deve espiare la pena di 7 anni e 5 mesi poiché riconosciuto colpevole di sequestro di persona e violenza sessuale aggravata dall’uso delle armi.

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