MARANO. Rifiutata la richiesta di arresti domiciliari fuori regione per i due fratelli Cesaro. Il gip ha ritenuto che i due debbano restare in carcere. Raffaele e Aniello Cesaro sono detenuti per la vicenda relativa all’area Pip di Marano. La notizia è riportata da il mattino.

Per i fratelli Cesaro, da due mesi detenuti nel carcere umbro di Terni, i legali avevano chiesto la sostituzione della misura cautelare dal carcere ai domiciliari fuori regione, ma giudice e pubblico ministero non l’hanno accolta.

I due finirono in manette insieme agli imprenditori Antonio e Pasquale Di Guida, quest’ultimo scarcerato quindici giorni dopo, e l’ingegnere Oliviero Giannella, ritenuto dai magistrati il tecnico di fiducia del clan Polverino. L’inchiesta verte su presunti episodi di corruzione e concussione che vedrebbero come protagonisti tecnici, amministratori e politici del comune di Marano: il tutto per realizzare l’area Pip.

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