Seminudo, con i pantaloni abbassati nell’obitorio, ha raccontato ai magistrati di essere stato vittima di uno stato di trance, l’infermiere boliviano Grover Macuchapi, colto in flagrante ad abusare sessualmente del corpo di una 28enne deceduta un’ora prima presso l’Hospital de Clinicas di La Paz, capitale della Bolivia.

È stato il marito della donna a sorprendere il 27enne con i pantaloni abbassati nella camera mortuaria dove la donna era stata portata subito dopo il decesso. L’uomo, gia travolto dal dolore per la perdita della giovane compagna di vita, dopo aver saldato il conto per le spese ospedaliere si stava recando dalla moglie per un ultimo salito e si è trovato a vivere una scena a dir poco raccapricciante. Pochi secondi per rendersi conto di ciò che stava accadendo, poi si è avventato sull’infermiere colpendolo alle spalle, lo ha immobilizzato e consegnato alla polizia.

Una situazione surreale, come la giustificazione che il ragazzo ha raccontato alla polizia dopo il fermo: “È successo qualcosa – ha detto -. Era tutto come in un sogno: l’unica cosa che ricordo è di aver ricevuto un colpo alle spalle”. Una vicenda simile era accaduta lo scorso maggio in Argentina, quando la polizia arrestò un 22enne che era entrato nell’obitorio dell’ospedale San Vicente del Paul ed era stato sorpreso mentre abusava sessualmente del cadavere di un donna di 41 anni. Ammanettato immediatamente, non tentò neanche di sfuggire all’arresto.

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