Una palese violazione dei diritti umani. La situazione del campo rom di Giugliano è devastante. Il gruppo di 360 persone ammassate in un terreno a ridosso di Ponte Riccio vive in condizioni di vita allucinanti e aberranti. Tra rifiuti e spazzatura giovani e bambini. I ratti la fanno da padrone. I piccoli non vanno a scuola e non c’è per adesso un percorso di scolarizzazione. Il tutto in attesa di un campo nuovo che dovrebbe nascere poco distante. Lungaggini burocratiche stanno rallentando la consegna e intanto decine e decine di persone stanno vivendo in condizioni al dir poco fuori dal mondo civile.

 

Non tutti i bambini sono vaccinati. Ci sono alcuni ritardi e questo è un motivo per il quale per adesso non possono andare a scuola. Ma i piccoli non sono nati ieri e la questione doveva porsi molti prima e non a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico. Di loro per adesso non si occupa nessuno tranne Padre Rafael con l’associazione “arrevottammoce”. Con il padre lasalliano i capi famiglia rom hanno scritto una lettera al comune alla quale non c’è mai stata risposta.

 

“Siamo i capifamiglia Rom di via Vaticati di Giugliano (Ponte Riccio). Abbiamo appreso alcuni giorni fa, in un incontro con la dott.ssa Palma, che la permanenza nell’attuale campo di via Vaticati sarà prolungata per molto tempo. Noi speravamo di spostarci già nel mese di novembre 2016, come ci era stato annunciato, e poi tutto si è bloccato. La situazione attuale è invivibile a causa della mancanza di spazio che obbliga un bel numero di famiglie a vivere fuori del campo, lungo la strada d’ingresso. La polvere ci sta soffocando e crescono a dismisura i topi. Continuiamo a non aver la possibilità di fare la doccia, i servizi igienici sono 6 per 360 persone. Alcuni giorni fa i carabinieri di Qualiano ci hanno svegliato molto presto, per ammonirci, anche con cartelli da loro appesi, che il terreno oltre la strada di accesso al campo è avvelenato, ricco di mercurio ed altri prodotti tossici. In questi terreni alcuni di noi andavano a fare i loro bisogni. Ci siamo chiesti: se oltre il cartello c’è così tanto veleno, al di qua del cartello non c’è lo stesso pericolo? Stanno per iniziare le piogge che allagano regolarmente il campo, nonostante i tre camion di ghiaietta che noi abbiamo fatto spargere. Siamo stati informati che lo spostamento nel campo “provvisorio” , a fianco di quello definitivo con moduli abitativi, è ritardato senza speranza per la paura che i Rom vadano a rubare materiale dal cantiere che sorgerà a fianco. Noi capi-famiglia ci dichiariamo disposti a sorvegliare che ciò non avvenga  e soprattutto a responsabilizzare tutti gli abitanti del campo perchè non sia fatto alcun furto di disturbo nel vicino cantiere. Il campo “provvisorio” ci darebbe finalmente la possibilità di fare la doccia, avendo avuto il dono di due batterie di docce rimaste per ora inutilizzate. C’è poi il grave problema della scuola. Un gruppo di noi adulti da maggio scorso sta seguendo un corso di alfabetizzazione presso la stazione ferroviaria di Giugliano, per ora all’aperto. Si sta trattando con le Ferrovie per poter utilizzare i locali attualmente chiusi e inutilizzati. Questi locali potrebbero essere utili per organizzare anche per i nostri figli dei corsi scolastici. Loro lo aspettano con ansia perchè non sono mai andati a scuola. Alcune Associazioni si stanno dando da fare a questo riguardo. I locali della stazione non distano molto dal nuovo campo. Capitolo vaccinazioni: le associazioni che si interessano di noi hanno avuto dall’ASL2 i vaccini per tutti i nostri figli. Sono circa 135 da vaccinare. A fine luglio dei medici volontari hanno iniziato la vaccinazione al campo tramite il camper-scuola. Sarà ripresa in questo mese. Vi chiediamo di poterci incontrare al più presto per discutere insieme quanto abbiamo esposto. Per ora inviamo cordiali saluti”

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