La firma c’è. L’intesa pure. Lo scorso 18 luglio è stato raggiunto l’accordo tra Comune di Napoli, Regione Campania e Governo italiano sul risanamento ambientale e sulla rigenerazione urbana dell’area di Bagnoli – Coroglio.

Due chilometri di spiaggia pubblica, 70 mila metri quadrati di acciaieria per iniziative culturali e attività commerciali, 7 chilometri di pista ciclabile, binari dei treni interrati con l’ipotesi di una stazione lato mare. Eccolo in sette anni il programma di “risanamento ambientale e rigenerazione urbana” che sarà firmato martedì dal ministro del Mezzogiorno Claudio De Vincenti, dal presidente della Regione Vincenzo De Luca e dal sindaco Luigi de Magistris, dopo una relazione del primo cittadino letta in consiglio comunale.

C’è l’albergo fronte spiaggia a Nisida, la demolizione del circolo Ilva, la passeggiata a mare che si allunga fino alla Porta del parco. Dopo 13 incontri tra governo e Comune sulla maggioranza dei temi c’è l’accordo su “cosa realizzare e come attuarlo”. Prosegue invece il confronto, con qualche divergenza da risolvere, su porto di Nisida, viabilità dell’area e tracciati delle linee su ferro. Restano alcune incognite: il sequestro delle aree da parte del tribunale e tutte le risorse finanziarie che serviranno per edificare la nuova Bagnoli.

Arretra Città della Scienza, finendo alle spalle dell’attuale capannone, lasciando lungo il percorso fronte mare solo i ruderi dell’antica vetreria. Del borgo di Coroglio saranno conservati e riqualificati solo le strutture “non abusive” dal civico 106 al 116. Dai civici 120 al 154 sarà demolito l’esistente, “solo in piccola parte abitato”, per completare il waterfront e realizzare un centro velico. Nell’area ex Eternit nasce il “Miglio azzurro”, uno spazio dove insediare imprese per “lo sviluppo ecosostenibile e l’economia del mare”.

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