Giovanissime studentesse che si vendono in chat ed adulti a caccia di foto, video hard o sesso con minorenni. E’ partita l’inchiesta della Procura di Napoli dopo la denuncia giornalistica fatta dal Corriere del Mezzogiorno grazie al lavoro del giornalista Fabio Postiglione. Gl investigatori ora hanno acquisito la documentazione digitale e stanno provando a ricostruire lo scenario.

Accertamenti sono in corso da parte degli esperti agenti della polizia postale. Al vaglio ci sono le chat pubblicate dal quotidiano che raccontano degli approcci a volte espliciti e altre volte no di tutti gli utenti entrati in contatto con la ragazzina, una persona mai esistita perché il profilo era falso e creato ad hoc. Cinque conversazioni di oltre cinquanta pagine, le credenziali del profilo falso usato per connettersi e prime indagini sui sistemi di accesso e di conversazioni per una delle chat finite nel mirino degli inquirenti. A quanto pare moltissime ragazze di Napoli si «vendono» o forse vengono «comprate» per poche decine di euro (ricarica al cellulare o possibilità di fare acquisti online.

fu proprio il Corriere del Mezzogiorno ad intervistare una delle ragazzine coinvolte nel giro che ha spiegato come è riuscita a racimolare soldi e regali prima chattando e poi incontrando ragazzi che sono diventati «clienti». «Adesso molte mie amiche – spiegò – usano le webcam delle consolle di videogiochi collegati in internet». Soldi in cambio di spogliarelli. E a sentire la testimonianza della ragazza: «Sono moltissime quelle che lo fanno, solo io ne conosco venti». La procura partenopea è al lavoro.

 

 

 

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