In riferimento ad un comunicato pubblicato su un portale di un quotidiano locale on-line a firma della dottoressa Teresa Giaccio, vicesindaco ed ex assessore allo Sport del Comune di Marano,  che chiamava in causa la nostra associazione in una diatriba politica con esponenti dei partiti di opposizione del consiglio comunale di Marano, mi preme sottolineare quanto segue.

 

Innanzitutto l’assessore di cui sopra, con notizie tendenziose e mistificatorie, nell’intento di attaccare la controparte politica elencava una serie di fatti e di cifre che nell’immaginario collettivo lasciavano intravedere una connivenza politico-clientelare tra la nostra associazione e le amministrazioni che si sono susseguite a Marano dal 2005 al 2012, e che tali connivenze avrebbero portato dei vantaggi economici all’Atletica Marano.

Avevo preparato un documento in cui punto per punto, con date e numeri di protocollo, con cifre, nomi, fatti e circostanze, ricavate dagli atti in nostro possesso, riportavo una risposta articolata e dettagliata al suddetto ingannevole comunicato. Sono però arrivato a tre pagine e non avevo ancora finito, con la certezza che nessuno lo avrebbe letto fino in fondo senza annoiarsi, l’ho messo da parte per eventuali altre situazioni e mi sono limitato ad un riassunto più generico, ma sostanziale, per riportare la voce dell’altra campana su quanto accaduto nel periodo in cui c’è stato il rapporto di collaborazione tra il Comune e l’Atletica Marano

 

Si grida allo scandalo parlando della convenzione per la gestione dello stadio, ma l’assessore, che è anche avvocato, dovrebbe sapere che è perfettamente legittima tant’è che numerose sentenze del Consiglio di Stato hanno dato ragione agli enti locali che, con tale procedura, hanno dato in affidamento diretto gli impianti sportivi che non potevano gestire in proprio. Impianti che per dimensione, caratteristiche, destinazione d’uso e per gli alti costi gestionali rientravano nella categoria delle strutture sportive senza rilevanza economica, quelle cioè dove i costi di gestione sono superiori agli introiti che si possono realizzare. Tanto è vero che i Comuni concorrono alle spese gestionali concedendo contributi economici  alle associazioni che si fanno carico di condurre tali strutture. Lasciando perdere le manchevolezze riportate nell’illustrare i criteri previsti nella convenzione, mi preme sottolineare che la rescissione della convenzione è stata chiesta dalla nostra associazione proprio per il mancato rispetto dei patti da parte del Comune e che nel novembre 2008, con la stessa “deprecabile” procedura, la struttura veniva affidata all’AS Marano Calcio, questa volta però a compiti invertiti: il Comune gestiva la pista e  la società di calcio gestiva il campo di gioco.

Colgo invece l’occasione e il piacere di sottolineare qualcosa sull’accennata modifica del vigente regolamento. Tale regolamento veniva infatti modificato ma solo alla voce tariffe, che venivano aumentate per tutti, sia per gli utenti occasionali che per le associazioni sportive calcistiche e di atletica, con l’accortezza però di specificare che per le società di calcio maranesi, e solo per quelle di calcio, veniva applicata una riduzione del 50 per cento sulle tariffe, che a conti fatti si traducevano  di un ribasso delle stesse rispetto al precedente tariffario. Questo fatto la dice lunga sulla particolare sensibilità che i nostri amministratori hanno sempre avuto verso le discipline dell’atletica leggera, e a nulla sono valse le ripetute e documentate richieste da parte della nostra associazione di usufruire dello stesso trattamento e delle stesse agevolazioni riservate al Dio Pallone. Ed era l’anno in cui l’Ufficio Sport del Comune veniva affidato all’attuale funzionario, consorte della Giaccio.

Veniamo poi allo “scandalo” dei soldi, perché di soldi si tratta e non di contributi, almeno non solo.

Si fanno passare per contributi elargiti a piene mani dal Comune di Marano alla nostra associazione, anche quelli che la Regione Campania ci assegnava in base alla legge 42/90 sullo sport o in base alla 328/2000  riguardante i piani sociali di zona triennali e destinati nella fattispecie al Progetto di Avviamento allo Sport per Minori. Contributi per il quale il Comune agiva solo da intermediario tra la nostra associazione e l’Ente Regionale, come pure si fanno passare per contributi i rimborsi spesa, documentati con regolari fatture, per l’acquisto di nuove e più moderne attrezzature che sono andate ad integrare il parco attrezzi esistente, oppure quelle sostenute per l’organizzazione, per conto dell’Ente cittadino, di eventi di atletica leggera, scolastici e non solo.

E mi fermo qui, anche se avrei ancora tanto da raccontare, ma non mi va di discutere di colpe e di colpevoli, di buoni e cattivi, su chi ha fatto bene e chi ha fatto male, su chi ha gestito la struttura e su come l’ha gestita,  rischierei di cadere in una squallida diatriba, anche di carattere politico, che preferisco evitare.

Qualche considerazione però è doveroso farla. Abbiamo cercato un dialogo costruttivo con tutte le amministrazioni politiche che si sono succedute in questi anni, anche con il Commissario Straordinario, e mettendo da parte quelle che sono le mie personali posizioni politiche, mi sono incontrato con tutti i sindaci e gli assessori al ramo, immediatamente dopo il loro insediamento, compreso l’attuale, ho offerto la mia collaborazione, ho dato la massima disponibilità e ho messo a loro disposizione la mia esperienza e le mie competenze sia in materia sportiva che in quelle gestionali della struttura maranese. E anche se o preso sempre e da tutti schiaffi in faccia l’ho fatto con un unico obiettivo: salvaguardare una struttura che è stata orgoglio e vanto della nostra Città e continuare ad accrescere l’immagine di Marano in Italia e nel mondo.

In questi anni abbiamo realizzato a Marano eventi di eccezionale portata come le 9 edizioni del meeting internazionale Città di Marano e i 3 di campionati italiani di società di atletica leggera, abbiamo organizzato 15 edizioni della gara podistica Corri per Marano per non parlare delle tante manifestazioni gestite per conto della Fidal e dell’Ufficio Scolastico Regionale. Manifestazioni che hanno fatto conoscere la nostra Città a migliaia di persone e che hanno portato a Marano il meglio dell’atletica internazionale, nazionale e regionale. Manifestazioni che hanno dato lustro e prestigio alla nostra Città come a nessun altra nella nostra regione e in tutto il meridione d’Italia. Queste iniziative avevano dei costi, che nella loro globalità non si avvicinano nemmeno minimamente alla somma che avremmo “iniquamente”  percepito dal Comune. Oggi l’Atletica Marano è una società che si fa onore in campo nazionale, con la squadra femminile che partecipa alle finali B del campionato italiano, la vecchia serie C del calcio per intenderci. Ha un settore giovanile e promozionale che in Campania tutti ci invidiano. Ha una scuola di lanci conosciuta da tutto il mondo dell’atletica nazionale. Se non ci fossero stati i contributi di Regione, Provincia, Comune e di quelli che siamo riusciti a raccogliere da qualche privato, non avremmo mai potuto fare queste cose.

 

In ultimo, ma non ultimo, c’è il ritorno sociale. Abbiamo dato delle risposte a tanti ragazzi che per caratteristiche motorie, fisiche e psicologiche, per condizioni economiche e quant’altro erano impossibilitati ad avvicinarsi agli sport più blasonati. Alcuni sono diventati dei campioni veri altri si sono gratificati ritrovando dignità, orgoglio e personalità, tutti si sono formati e cresciuti fisicamente e moralmente. E questa è la cosa che maggiormente ci gratifica.

 

Sentire il vicesindaco della città, ex assessore allo Sport, che dai banchi del consiglio comunale, per screditare la controparte politica, utilizza in modo meschino la nostra associazione ci provoca tanta delusione. Ma a lei la cosa certamente non fa onore.

 

Giuseppe De Vivo

Presidente dell’ASD Atletica Marano

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