Svolta per l’omicidio di Gennaro Trino, pregiudicato 38enne napoletano (originario di Scampia) ucciso ieri mattina a Legnano in provincia di Milano. Il cadavere dell’uomo residente in Lombardia, ucciso a colpi di pistola, era stato ritrovato all’interno del cortile di una ditta.

I carabinieri hanno fermato un persona indiziata del delitto del carrozziere Gennaro Trino. Si tratta di Antonio Calello, 29 anni, incensurato. Calello, meccanico di professione, è il fratello dell’ultima compagna di Trino. L’uomo ha quasi subito confessato. “Picchiava senza pietà mia sorella, era arrivata al limite della sopportazione. Poi, mercoledì mattina, c’è stata quella lite…”. Lite in cui è riuscito a disarmare il compagno della sorella e a fare fuoco. Sette volte, colpendo la vittima al corpo e uccidendola all’istante.

Secondo il racconto dell’arrestato, come riporta il Corriere, i due si sono prima scontrati fisicamente, verso le 8.15, nei pressi di via Tasso. Quindi, dopo la breve colluttazione Calello ha sottratto la pistola a Tirino e con quella ha sparato. A confermare la confessione anche il ritrovamento di tre proiettili di calibro 7,65 nelle tasche di Calello al momento della perquisizione domiciliare.

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