Non ci sarebbero sufficienti prove a loro carico. Per questo i tre diciassettenni, residenti nel capo Rom, arrestati qualche giorno fa dalla polizia sono stati affidati alla comunità per minori del Colli Aminei lasciando così il carcere di Nisida. Secondo il magistrato ci sarebbero delle incongruenze nella dettagliata descrizione dei giovani aggrediti con le spranghe. La coppietta avrebbe descritto i giovani vestiti in un certo modo. Ma i tre indossavano invece altri indumenti.

 

Assodato che alle due vittime avevano rubato anche i giubbotti che poi hanno indossato a quanto pare tutto il resto non combacia. L’auto sulla quale si trovavano però era quella delle giovani vittime. A questo punto le ipotesi sono due. O i ladri che l’hanno rubata l’hanno data ai tre diciassettenni oppure i tre si sono cambiati velocemente indossando altri vestiti e i cappotti dei due ragazzi.

 

Per queste discrepanze quindi il giudice ha deciso di evitare il carcere ai tre ragazzi in attesa di ulteriori riscontri attraverso le altre testimonianze. A riconoscerli pare si astato anche il tabaccaio di via santa Rita da Cascia. Nessun riscontro invece con gli altri commercianti derubati. Pare quindi a questo punto che le bande siano diverse e più di una. In questi giorni dopo il clamore delle scorse settimane pare ci sia una battuta d’arresto. ma i commercianti e le forze dell’ordine sono sempre in allerta.

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