Blitz dei carabinieri nelle case-tugurio di Sant’Antimo. I militari della locale tenenza, coordinati dal capitano De Lise della Compagnia di Giugliano, con il supporto della Polizia Municipale guidata dal maggiore Biagio Chiariello, hanno eseguito controllo in alcuni stabili tra via Raffaello e via Salvatore Russo, nel centro storico santantimese. Controllate – secondo un primo bilancio – oltre 30 persone extracomunitarie, principalmente di origine bengalese. Alcuni irregolari, mentre una persona è stata denunciata per maltrattamenti di animali: aveva alcune papere legate nella vasca.

Anche i proprietari delle case rischiano denunce per favoreggiamento dell’immigrazione oltre agli illeciti amministrativi sui fitti. Le abitazioni sono in pessime condizioni igienico-sanitarie e sovraffollate: in piccole stanze ci sono anche 10 letti. Controlli e sequestri anche sui veicoli. Ulteriori accertamenti sono in corso da parte di carabinieri e municipale.

Sant’Antimo è a forte presenza bengalese, che lavorano principalmente negli opifici della zona, e nello scorso luglio è arrivata anche una sentenza storica: un datore di lavoro di origini bengalesi fu infatti condannato – dopo la denuncia di connazionali – a otto anni con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al grave sfruttamento lavorativo e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, con l’aggravante del reato transnazionale.

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