Terremoto di magnitudo di 7.1 registrato dall’Usgs americano nel Messico centrale. L’epicentro nella regione centrale di Puebla, a 10 km di profondità.

Sono molti i crolli nella capitale in cui vivono oltre 20 milioni di persone. Il bilancio parla di 248 vittime Soltanto nella Capitale hanno perso la vita 117 persone, l’altro grave bilancio è nello stato di Morelos con 72 morti e a Puebla con 43 decessi. Ma la United States Geological Survey (Usgs), l’agenzia scientifica del governo Usa per il territorio, ha stimato che i morti potrebbe arrivare a 1.000. Almeno 4 milioni di persone sono rimaste senza elettricità.

“La priorità in questo momento è continuare a cercare chi è rimasto sotto le macerie e curare i feriti”, ha dichiarato il presidente messicano, Enrique Pena Nieto, in un messaggio trasmesso dalla televisione in cui si esorta la popolazione alla calma. “La popolazione rimanga nelle proprie case se sono al sicuro – ha poi esortato – evitando di intasare le strade dove devono passare i mezzi d’emergenza”. “Purtroppo – ha aggiunto il presidente – molte persone hanno perso la vita, compresi bambine e bambini, in scuole ed edifici”.

Il dramma della scuola Enrique Robsamen di Coapa, crollata ieri sera, si aggrava. Secondo quanto ha dichiarato Penha Nieto, nell’istituto sono morti almeno 21 bambini e quattro adulti. Le squadre di soccorso sono riuscite a mettere in salvo 11 bambini

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