Pozzuoli. “Dobbiamo essere tutti vicini al piccolo Alessio”. Una frase arrivata da più parti dopo la tragedia di ieri alla Solfatara di Pozzuoli dove hanno perso la vita Massimiliano Carrer, la moglie Tiziana Zaramella ed il figlio Lorenzo di 11 anni. Mentre proseguono le indagini per accertare con precisione l’accaduto, il pensiero di molti è andato all’unico superstite di 7 anni. Il piccolo Alessio chiede insistentemente infatti dei genitori e del fratellino che ha visto essere inghiottiti dal cratere. Quando ha potuto riabbracciare altri parenti giunti dal nord Italia è apparso però leggermente sollevato.

“Forse il termine è eccessivo, date le circostanze, ma ho parlato con la nonna la quale mi ha riferito che il piccolo Alessio nell’averla accanto è apparso sollevato”. Lo ha detto il sindaco di Meolo, Loretta Aliprandi, riferendo una conversazione avuta con la madre di Tiziana Zaramella. “La nonna – ha aggiunto il sindaco del paese veneto dove vivea la famiglia originaria del torinese – era quella che seguiva quotidianamente i piccoli quando i genitori erano al lavoro ed abita di fatto nella stessa casa, divisa solo da una parete. Con lei Alessio si è aperto e parla, il che sembra già un buon segno sotto il profilo psicologico”. Nel comune napoletano si trovano, oltre alla madre, anche una sorella di Tiziana Zaramella ed un fratello di Massimiliano Carrer, con i rispettivi consorti. Sicuramente sarà un percorso difficile quello del piccolo superstite.

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