Ad apertura di puntata odierna, in onda su ClubNapoli AllNews su Teleclubitalia ch 98, interviene il giornalista de IlSole24Ore Marco Bellinazzo: “Abbiamo registrato un bilancio storico, molto alto, alla pari di grandi club europei come il Bayern Monaco. Ma questo bilancio ha anche un aspetto negativo, che è quello dell’aumento dei costi. A Napoli sono 200 milioni i costi, 150 circa sono relativi a quanto costa mantenere la rosa, quindi gli ingaggi ed i relativi ammortamenti del costo di cartellino.

Si dovrebbero calcolare i ricavi che il Napoli potrebbe avere, come quelle legate alle plusvalenze e quelle legate alle partecipazioni della Champions. La società ha ricavi poco più alti delle spese, quindi era preventivabile che la campagna acquisti non sarebbe stata faraonica aspettando l’esito dei preliminari. Ora si potrà dire o pensare che il Napoli è una società in sofferenza, ma non è affatto così: tutti i bilanci dimostrano una liquidità di 50 milioni, cifra di cui nessuna società può beneficiare.

E’ chiaro che ci sono gli umori della piazza che vogliono grandi giocatori, dall’altro c’è l’esigenza di dover quadrare il bilancio: tra ammortamenti di ingaggio ed eventuali cessioni di grandi giocatori. Questo tesoretto di 50 milioni, quindi, è meglio non utilizzarlo tutto perché potrebbe tornare utile per coprire eventuali perdite. Si sa, il Napoli si autofinanzia, dato che non ha entrate esterne. Senza investimenti a medio lungo termine sulle strutture e sul merchandising, si è creato uno squilibrio tra ricavi e spese. Per cui è probabile che, a causa degli ingaggi, a giugno del 2015 si andrà per la prima volta in rosso. Per rimediare ad eventuali malcontenti della piazza, si rischierebbe poi di rovinare un piccolo gioiello che è quello della contabilità. Al fine di fare il salto di qualità, si dovrebbe entrare nell’ottica che si potrebbe rinunciare a qualche campione, perché servono delle strutture. E’ questo che dovrebbe capire la piazza.

E’ stato un Napoli deludente contro la Samp, una squadra che non riesce a trovare la continuità di cui tanto si parla. Il confronto con Juve e Roma, squadre che fanno della costanza il loro punto di forza, è stato penalizzante“.

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