Erano stati arrestati con l’accusa di aver messo in atto una sorta di arancia meccanica vomerese. Ieri gli avvocati Giovanni Lo Russo e Mariangela Maietta sono riusciti a ribaltare la tesi dell’accusa e a dimostrare che i due non si sono resi protagonisti di nessuna violenza né hanno seviziato le due anziane. La rapina è stata di certo compiuta ma non in due ore ma in soli 10 minuti. Per questo il Riesame ha deciso per la scarcerazione di Luigi Iossa, 24 anni, residente a Pomigliano d’Arco e Vittorio Stasino, 26 anni, di Villaricca.

 

L’avvocato Lo Russo è riuscito a convincere la giuria argomentando e spiegando la modalità dell’intera rapina. I due balordi sarebbero entrati in casa immobilizzando le anziane. Uno dei due, Stasino, si  sarebbe subito recato nella camera da letto dove era posizionata la cassaforte. Il 26enne di Villaricca pensava di sradicarla con lo scalpello e il martello, non riuscendoci decise di tentare con le mani, ferendosi e lasciando sangue sulle mura (che poi si è rivelato utile per il suo riconoscimento). Non riuscendoci sarebbe quindi andato nell’altra stanza dove Iossa stava tenendo a bada le donne comunque terrorizzate.

 

I due (lavoratori e giunti sul posto con la metropolitana) secondo gli avvocati, andarono quindi subito via, lasciando le donne in uno stato di shock ma senza seviziarle né torturarle. I rapinatori, mandati sul posto da un basista che aveva fornito loro tutte le informazioni, sono adesso agli arresti domiciliari e non più in carcere.

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