“L’occupazione viene utilizzata come strumento per manifestare un dissenso o comunque un disagio. Pur comprendendo il malessere espresso dai giovani, l’appropriazione indebita di un bene pubblico non può rappresentare una soluzione ai problemi. L’occupazione della scuola è stata una decisione estrema che non ha trovato giustificazioni concrete, considerata la massima disponibilità al dialogo manifestata dalla Dirigente Cetroni durante i giorni precedenti. Ma ciò che più dispiace è leggere il bilancio finale dei danni. E’ inaccettabile che la scuola sia stata oggetto di atti vandalici così gravi, indegni di un paese civile. La via del dialogo è stata abbandonata e l’occupazione è diventata un’occasione di sfogo e di violenza. Condanno fermamente tale condotta adottata da coloro che non hanno avuto rispetto per la cosa pubblica, per l’istituzione scolastica, ed esprimo solidarietà alla Preside Maria Rosaria Cetroni costretta oggi a fare la conta dei danni. Agli studenti l’appello al dialogo, sempre e comunque. Solo con lo strumento della parola si vincono le battaglie della vita”.  

ASSESSORE ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE DOMENICO D’AMBRA: “L’occupazione di una scuola pubblica impedisce agli  altri studenti di esercitare il diritto allo studio sancito dalla nostra Costituzione e determina l’interruzione di un pubblico servizio. Gravi e inaccettabili i danni subiti dal Liceo Segrè.  Esprimo solidarietà alla Preside  che in una situazione così delicata ha gestito la situazione con fermezza e professionalità. Auspico un clima di collaborazione tra tutte le componenti della scuola, affinché  legalità e trasparenza siano le vie maestre per la risoluzione di ogni problematica”.

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