Al danno si aggiunge la beffa. Tantissimi albergatori di Ischia, dopo il terremoto, si sono trovati con case sfitte e senza essere pagati. Molti villeggianti, infatti, hanno colto l’occasione del caos e della confusione scatenati dal sisma per non saldare il fitto per l’alloggio.

Mentre forze dell’ordine e media erano concentrati nei soccorsi e nello sgombero dalle aree maggiormente colpite, i vacanzieri hanno trasformato l’esodo anticipato nell’alibi ideale per non pagare il fitto degli alloggi di agosto. In alcuni casi senza saldare il conto dopo aver versato una caparra. I casi denunciati sarebbero diversi. La storia dei “furbetti” del terremoto è saltata fuori ieri, quando alcuni proprietari di case delle vacanze e anche qualche piccolo albergatore si sono presentati al commissariato.

“L’altra notte si sono pure presi a botte sulle banchine pur di trovare un posto sulle navi, e adesso sappiamo perché. Non era il panico per nuove scosse di terremoto, quanto piuttosto la paura di non riuscire a scappare in tempo senza aver pagato il conto” raccontano non senza ironia al commissariato di Ischia, dove qualcuno dei creditori beffati alla fine si è rivolto. Ancora da quantificare i danni economici a strutture ricettive e alberghi provocati dlla “furbata” di centiaia di turisti.

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