Slittano ancora gli interventi di messa in sicurezza della Resit. Le analisi effettuate sino ad oggi sui campioni di carotaggio pare non siano affidabili. La notizia è riportato dal Corriere del Mezzogiorno.

Quei lavori di messa in sicurezza consistono nella realizzazione di pozzi di aspirazione del percolato e del biogas e, soprattutto, nell’impacchettamento dei rifiuti in teli a tenuta stagna, che consentano di bloccare la contaminazione del terreno da parte del percolato e sarebbero dovuti iniziare nei prossimi giorni.

Pare sia accaduto che il laboratorio privato incaricato dalle ditte vincitrici dell’appalto di analizzare i campioni di carotaggio del tufo sottostante i rifiuti non abbia utilizzato strumenti conformi agli standard richiesti.

«Questo significa che buona parte delle indagini integrative eseguite da settembre ad oggi e che io stesso avevo richiesto alle imprese aggiudicatarie della messa in sicurezza devono essere ripetute» è il commento rilasciato da Mario De Biase al Corriere del Mezzogiorno. Insomma, due mesi ed alcune migliaia di euro gettati al vento.

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