Contratti di locazione a canone concordato, la questione sbarcherà in Consiglio comunale e su iniziativa del Partito democratico. Una mozione di indirizzo è stata sottoscritta dai consiglieri Mimmo Paragliola, Pasquale Coppola e Roberto Sorrentino, che sollecitano l’amministrazione targata Liccardo a rinnovare l’accordo territoriale per i contratti di locazione agevolata. Si tratta di una tipologia contrattuale che si differenzia dall’affitto a canone libero, perché il canone non è di mercato ma calmierato. Non può superare, in pratica, un tetto massimo stabilito sulla base di accordi territoriali tre le organizzazioni dei proprietari e degli inquilini. Può riguardare i contratti ad uso abitativo, ma anche ad uso transitorio o per gli studenti universitari.

La mozione. “Premesso che l’emergenza casa resta uno dei problemi più gravi per tante persone e tante famiglie – scrivono i tre consiglieri dei democratici – e che il numero degli sfratti per morosità è in netto aumento e che pertanto si richiedono sforzi non solo agli addetti ai lavori ma anche alla politica; che la città vive una crisi abitativa, con tante persone impossibilitate al pagamento dell’affitto e con tanti proprietari che hanno il timore di locare senza garanzie e accordi; che l’introduzione della legge 431/98 prevede i cosiddetti contratti a canone concordato, che vanno a beneficio sia degli inquilini sia dei proprietari che possono usufruire della cedolare secca al 10 per cento; considerato che l’ultimo accordo risale al 1999, impegna il sindaco e la giunta a promuovere un nuovo accordo territoriale sul canone agevolato e ad attivare una fiscalità di vantaggio per gli immobili locati a canone calmierato”.
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