Finisce in tragedia un litigio fra vicini di casa nel primo pomeriggio in via Cerignola a Foggia. Vincenzo Long, 56 anni, è stato ucciso a colpi di pistola dal suo dirimpettaio e parente Simone Russo, incensurato, di 43 anni, bloccato sul luogo del delitto e accompagnato immediatamente in questura per l’interrogatorio. Gli agenti delle volanti gli hanno sequestrato una pistola.

L’omicidio è avvenuto in un contesto lontano dalle logiche criminali locali in seguito a una discussione per futili motivi. “Vecchie ruggini che si trascinavano da anni”, confida un parente. I due, secondo alcune testimonianze raccolte in via Cerignola, avrebbero avuto un violento diverbio, l’ennesimo in pochi giorni, per l’accensione di sterpaglie che circondano il complesso di case alla periferia della città: fiamme che avrebbero lambito l’abitazione della vittima.

In un primo momento i due si sono affrontati nel piccolo cortile comune. Poi dalle parole sarebbero passati alle vie di fatto. La dinamica dell’omicidio è ancora in fase di ricostruzione: dopo questa prima discussione, comunque, il presunto omicida sarebbe rientrato in casa. La vittima lo avrebbe seguito, cercando anche di forzare la porta di ingresso. A quel punto Simone Russo, colto da un raptus di follia, avrebbe estratto una pistola e fatto due volte, colpendo al torace la vittima.

Due i bossoli recuerati sul luogo della tragedia. L’uomo è deceduto sul colpo: inutili i tentativi di rianimarlo da parte degli operatori del 118. Al lavoro gli uomini della squadra mobile di Foggia. Con questo delitto salgono a 13 gli omicidi dall’inizio dell’anno in provincia di di Foggia.

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