Un San Paolo stracolmo assiste inerme all’ennesima occasione sprecata dalla squadra azzurra, o quantomento un tempo lo era, oggi è solo jeansata. Finisce 3-3 tra il Napoli ed il Cagliari e, pur mantenendo il terzo posto in attesa della sfida del Genoa di questa sera, perché sì, il Genoa può raggiungere la squadra che doveva vincere lo scudetto, si allontana dal duo di testa che ora dista 9 e 6 punti, rispettivamente da Juve e Roma.

 
Un Napoli disattento, si è fatto recuperare per ben due volte dalla squadra di Zeman che ha addirittura rischiato di vincere se solo Rafael non si fosse superato su Farias.
I dubbi sono arrivati fin dall’inizio con la presenza di Henrique al posto di Albiol e di Inler, che poi ha giocato benissimo, al posto di David Lopez. Il San Paolo ha accolto gli azzurri con un messaggio di condoglianze per De Laurentiis che in settimana ha perso la madre e per Insigne che era presente allo stadio con un atroce ed insolito maglione con un puma che aveva un rombo in fronte. Misteri della moda.

 
Il Cagliari di Zeman è stato boemo dal primo all’ultimo secondo. Ripartenze, pressing asfissiante che ha limitato il centrocampo ed ingarbugliato Marek Hamsik, un capitano che corre tantissimo e ci mette il cuore ma è davvero un peso in questo momento per il gioco del Napoli ed è allo stesso tempo imprescindibile viste le ristrettezze della rosa.
Il match si sblocca su fallo laterale grazie ad un Ghoulam che tira fuori dal cilindro un lancio di 40 metri con le mani, che favorisce lo scatto di Higuain che solo davanti a Cragno non sbaglia e sigla la sua quinta rete consecutiva in campionato.
Il Cagliari non scende ancora in campo, aspetta il raddoppio di Inler che come al solito, quando tira, si trasforma in Voldemort, prende magicamente il controllo del corpo dei portieri avversari e li disorienta per far entrare il suo pallone in rete. E’ 2-0, Zeman decide che è il momento di giocare.
La difesa sarda è bloccata, fanno tutto dal centrocampo in su, grazie ad un immenso Farias che picchetta la retroguardia partenopea fino al 38’ quando Ibarbo accorcia le distanze, poi finalmente la fine della prima frazione.

 
Dopo 2’ gravissimo errore di Koulibaly che è stato meno coordinato degli zombie di Michael Jackson, favorisce il cross dell’esterno colombiano per la rete di Farias ma il Napoli c’è e De Guzman riporta gli azzurri con la testa fuori dal guscio.
Neanche i 3 goal bastano però perché Farias torna a brillare e sigla il 3-3.

 
Il Cagliari allora si placa, punta tutto sul contropiede ed una difesa granitica, il Napoli a stento ci prova e finisce così. Un punto che non soddisfa il pubblico del San Paolo, né Benitez apparso molto nervoso ai microfoni nel post partita.

 
C’è tanto da lavorare. Il trio Rafael-Henrique-Koulibaly è stato imbarazzante per una gara di Serie A, per una squadra come il Napoli. La fase difensiva è completamente da rivedere perché ora non ci sono più scuse. Il Napoli ha subito più reti di Juve e Roma, messe insieme, ha subito più goal dell’Atalanta che è 17esima, qualcosa vorrà pur dire.

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