Svolta nelle indagini sull’omicidio di Vincenzo Ruggiero. Si parlava già da giorni di un complice e infatti oggi è arrivato il fermo per un uomo di 51 anni.

Il pm della Procura di Napoli nord ad Aversa ha emesso il provvedimento di fermo nei confronti dell’uomo, pregiudicato, di Ponticelli per concorso in omicidio di Vincenzo Ruggiero per detenzione, porto e cessione abusiva di armi. Il provvedimento eseguito dai carabinieri del reparto territoriale di Aversa scaturisce da rilevanti sviluppi delle indagini che sono state condotte dopo il fermo di Guarente e dopo il ritrovamento del cadavere a Ponticelli.

Il suo nome sarebbe stato fatto dallo stesso Guarente durante un serrato interrogatorio dell’ex marinaio in carcere. Si tratta di Francesco De Turris che avrebbe aiutato Guarente a distruggere il corpo della vittima.

Il gip del tribunale di napoli nord ha emesso ordinanza di custodia cautelare nei confronti della persona in questione, il cui ruolo nella vicenda ha avuto elementi di riscontro a seguito dell’interrogatorio investigativo a cui il pm ha sottoposto il Guarente nella giornata di ieri.

Guarente in carcere sta scrivendo un diario dove riporta la sua verità (LEGGI QUI). E tra le varie cose scritte in questi giorni di detenzione ha anche chiesto scusa alla mamma di Vincenzo.

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