In vista dei grandi eventi musicali che il San Paolo ospiterà, a ClubNapoli AllNews, in onda quotidianamente su Teleclubitalia ch 98, è intervenuto Giuseppe Gomez, della Fast Forward grandi eventi musicali: “E’ previsto il sold out per il concerto di Vasco Rossi: dal 2004 in poi c’è stata una crescita di fans. La curva costa 41 al massimo di 71,30 della tribuna autorità e della parte inferiore della tribuna Posillipo. Difficile che ci sarà una conferenza stampa, ma prossimamente farà sentire molto la sua vicinanza alle date in cui verrà nel sud Italia. L’intenzione di riportare la buona musica nello stadio San Paolo è dovuta a due fattori congiunti: la Listicket ha trovato troppi contrasti per riproporre Roma, e trovare disponibile il San Paolo di Napoli, una piazza altrettanto importante, era un’occasione da non perdere; e poi, calcisticamente parlando, il rischio di danneggiare il manto erboso non c’è più.
Questa è una trasmissione che parla di calcio: l’utilizzo dello stadio San Paolo così come tutti gli impianti delle squadre italiane, è permesso dal fatto che negli ultimi anni ci sono state una formula di protezione del manto erboso che consentono, nel giro di un paio di settimane, si ritiene nuovamente agibile per le partite. Quindi si può anche parlare anche di disputa tra spettacolo e calcio, ma alla luce di questa tecnologia si può capire che nessuno vuole danneggiare l’una o l’altra squadra. Ho fatto un sopralluogo allo stadio, e vedere il manto erboso così curato mi ha responsabilizzato ancor di più sul mantenerlo a regola d’arte.
La nuova dirigenza, rispetto al 2004, ha influito parecchio. Però c’è stato un periodo, quello della Iervolino, in cui i due gruppi andavano di pari passo. Così come c’era ostracismo da parte della prima era De Laurentiis, c’era ostracismo anche da parte del Comune: De Laurentiis ottenne l’esclusività di utilizzo del San Paolo qualsiasi sia l’utilizzo, non solo sportivo. C’era la possibilità di portare gli All Blacks a Napoli e De Laurentiis utilizzò questa esclusività per non farli giocare a Napoli. Adesso fortunatamente questo ostracismo, da ambo i lati, non c’è più: si può continuare a sperare di portare grandi nomi a Napoli: dopo Jovanotti e Vasco Rossi, nel 2016 si penserà a Ligabue e gli U2″.
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