È da brividi il racconto di Connie Yates al Daily Mail. La giovane mamma racconta gli ultimi momenti trascorsi col piccolo Charlie. Il bimbo è morto lo scorso 28 luglio dopo essere stato trasferito in un centro assistito per malati terminali su ordine del giudice dell’Alta Corte di Londra. Vani sono stati i tentativi dei genitori di poter sottoporre il piccolo a delle terapie sperimentali.

La donna racconta gli istanti che hanno preceduto la morte del bimbo: “Ha aperto gli occhi e ci ha guardato per l’ultima volta. Poi li ha chiusi e se n’è andato. Ci avevano detto che che sarebbe morto in 5 o 6 minuti dopo aver staccato le macchine, ma il suo cuore ha smesso di battere dopo 12 minuti”

La giovane Connie racconta poi l’arrivo a casa: “Una volta arrivati è stato bellissimo sedersi e vederlo, lì, disteso come un bambino qualunque. Non più circondato dai macchinari e nulla che oscurasse il suo bellissimo faccino. Vedere il nostro Charlie, a casa, dormire nella sua culla, proprio dove doveva essere”

Charlie era affetto dalla sindrome mitocondriale degenerativa. Una storia in bilico tra la speranza e la rassegnazione, in cui tutti sono scesi in campo a favore della vita, tra questi il Papa e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Anche l’ospedale Bambino Gesù di Roma si era offerto di accoglierlo.

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