E’ il profilo di un mostro quello che emerge dai dettagli forniti da Alessia Cinquegrana, la trans aversana convolata a nozze ad aprile scorso con rito civile. A raccontarlo è lei stessa a Il Mattino. Ciro Guarente, il killer 35enne di Vincenzo Ruggiero, era lì, al matrimonio di Alessia festeggiato il 13 luglio alla Sonrisa, famoso locale di Sant’Antonio Abate. Sorridente, sereno, felice.

“Ciro si è comportato normalmente – racconta la trans – cantava, ballava”. Ma pochi giorni prima aveva massacrato Vincenzo, il 25enne di Parete. E l’aveva fatto a pezzi. “Se avessi solo lontanamente sospettato quando aveva fatto, non gli avrei mai permesso di partecipare alla giornata in cui ho coronato il sogno della mia vita”.

Poi Alessia racconta un po’ del personaggio Guarente: “Lo chiamavamo Ciro-Ciro perché piccolo e basso. Ma è sempre stato un ragazzo socievole e allegro”. Una doppia vita che il killer residente a Giugliano, ma originario di San Giorgio a Cremano (i familiari sono di Ponticelli), sapeva nascondere bene, visto che, dalle ricerche recenti, è emerso anche che Guarente si prostituiva in rete su siti di incontri gay.

Un orrore, quello dell’omicidio, che Ciro nascondeva dietro un sorriso. Dopo la cerimonia alla Sonrisa, prendeva anche in giro gli sposini in viaggio di nozze con messaggi vocali su WhatsApp. Normali sfottò tra ragazzi.

Foto: Il Mattino

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