In Italia, il femminicidio è tra le cause principali di morte, soprattutto di donne in una fascia di età compresa tra i 14 e i 45 anni. Molte vivono per anni forme di violenza domestica molto accentuate, sia fisicamente che psicologicamente. Spesso si tratta di delitti già annunciati, preceduti da anni di maltrattamenti sessuali, psicologici, fisici ed economici. Quante volte sentiamo dire: L’ho uccisa perché l’amavo. Si tratta chiaramente di una concezione sbagliata che non riguarda l’amore ma il possesso; non è gelosia ma una condizione malsana di potere tra sessi. Gli uomini che commettono violenza cercano di controllare la donna, mortificandola, insultandola, picchiandola. In molti casi, chiedono perdono, lo ottengono ma finiscono ugualmente per perdere il controllo della situazione. Luana, Marinella, Carla sono solo gli ultimi episodi di donne massacrate e due delle quali uccise dal proprio compagno nel giro di 24 ore. Poi c’é Chiara, una giovanissima ragazza massacrata e ridotta come un vegetale da quello che credeva il suo fidanzato. Si potrebbe andare avanti ancora presentando tanti esempi tristi ed orribili di violenza. In linea con quanto affermato , art . 14, dalla Convenzione di Istanbul, ratificata dal Parlamento Italiano l’Associazione Frida Kahlo “ La Città delle Pari Opportunità” ha deciso di dare avvio ad un’iniziativa “10.000 Cartoline da firmare- Impara ad amare. l’Amore non uccide”. Il nostro obbiettivo è raccogliere adesioni che, attraverso una raccolta di firme, poste in cartolina e destinate poi al Presidente della Repubblica e al Presidente del Senato e della Camera dei Deputati, chiedono la discussione e l’approvazione della proposta di Legge“#1ora d’amore” sull’educazione sentimentale. Vogliamo eliminare e ridurre il verificarsi di nuovi casi con la prevenzione educativa degli individui. Riteniamo necessario insistere sull’importanza di misure in grado di condurre a dei cambiamenti nei modelli di comportamento socio-culturali, sradicando pregiudizi, tradizioni e pratiche basate sull’idea di inferiorità della donna. L’insegnamento dell’educazione sentimentale deve condurre alla crescita educativa, culturale ed emotiva dei giovani, per ciò che riguarda parità e solidarietà tra uomini e donne. Bisogna partire dalle scuole, con ore dedicate all’insegnamento dell’educazione sentimentale, coerentemente inserita nei programmi scolastici, o con progetti culturali mirati. I ragazzi di oggi rappresentano gli adulti di domani. Conoscere le proprie emozioni, comprenderle e imparare a gestirle migliora la comunicazione e la capacità individuale di riflettere sull’affettività e le relazioni sociali con l’altro. Insieme a ciò, l’Associazione chiede, inoltre, di potenziare i centri antiviolenza e le strutture per le donne maltrattate nella città e di favorire il reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza. La possibilità di avere un lavoro consente di raggiungere una personale indipendenza economica ed affettiva. Stiamo già ricevendo molte adesioni da parte di Enti pubblici ed Associazioni e, per favorire una maggiore partecipazione, illustreremo l’iniziativa, nell’ambito di una conferenza stampa che si terrà martedi 8 marzo alle ore 10,30 presso la sala Cavallo del comune di Marano. L’ iniziativa è sostenuta dall’Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Marano, Francesca Beneduce, la quale invierà inviti, unitamente all’assessora alla pubblica istruzione Anna Sorrentino,nelle prossime ore, ai presidi e dirigenti delle scuole del territorio. La cittadinanza é invitata tutta a prenderne parte. Associazione Frida Kahlo “ La Città delle Pari Opportunità”

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